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Cos’è la sifilide?

La sifilide è una malattia infettiva a prevalente trasmissione sessuale. È causata da un batterio, il Treponema pallidum, dell’ordine delle spirochete, che si presenta al microscopio come un piccolo filamento a forma di spirale.

Come avviene il contagio?

Questo batterio penetra nel corpo attraverso le mucose o la cute, raggiunge i linfonodi periferici e rapidamente diffonde in tutto l’organismo. Dopo il contagio, il T. pallidum è presente nel sangue del malato e in tutte le altre secrezioni corporee, ma si concentra soprattutto a livello delle lesioni che provoca su cute e genitali. Per questo motivo, l’infezione è solitamente trasmessa per via sessuale, attraverso il contatto con la pelle o dalla madre al feto durante la gravidanza o il parto. Pertanto, questa malattia può essere contratta nella forma congenita in due modi: prima ancora della nascita, attraverso il sangue materno infetto; oppure alla nascita, durante la discesa nel canale del parto. I casi di acquisizione della malattia con le trasfusioni sono ormai rarissimi nel mondo, grazie ai controlli accurati che vengono effettuati prima che il sangue sia trasfuso.

Quali sono i sintomi?

La sifilide si sviluppa in vari stadi, ciascuno dei quali è caratterizzato da sintomi e decorso diversi. Dopo un primo esordio senza sintomi evidenti, la malattia si manifesta con lesioni cutanee e genitali, accompagnate da sintomi simili all’influenza. In assenza di una diagnosi e di una terapia adeguate, è possibile un’evoluzione progressiva dell’infezione. Pertanto, possono verificarsi gravi danni a livello di molteplici organi e apparati, quali cute, cuore e scheletro. Fortunatamente, grazie alla disponibilità di metodi diagnostici validi e all’elevata efficacia dell’antibiotico-terapia, la sifilide è oggi un’infezione controllabile e curabile.

Come si diagnostica la Sifilide?

È possibile fare diagnosi di sifilide attraverso l’STDS Panel ovvero Sexual Trasmission Diseases panel che può essere eseguito per la donna su urina o tampone vaginale e per l’uomo su liquido seminale, urina o tampone uretrale. Questa ricerca viene effettuata con tecniche di biologia molecolare attraverso estrazione del DNA delle cellule presenti nel campione, mediante una reazione multiplex di PCR, è possibile rilevare l’eventuale presenza di uno o più patogeni. Inoltre nel nostro laboratorio è possibile diagnosticare la sifilide attraverso i Test sierologici specifici e aspecifici.

Test sierologici specifici

Il test specifico o treponemico noto come TPHA (Treponema Pallidum Haemoagglutination), rivela la presenza nel siero del paziente degli anticorpi specifici (IgM e/o IgG) contro antigeni del batterio.

Test sierologici aspecifici

Tra i test aspecifici il più comune è il VDRL (Venereal Disease Research Laboratory) che rilevano gli anticorpi IgM e IgG diretti contro un complesso antigenico formato da cardiolipina, lecitina e colesterolo. La cardiolipina è un fosfolipide presente sulla mambrana interna mitocondriale ed è presente anche sulla membrana plasmatica del Treponema. Nelle fasi iniziali dell’infezione, la cardiolipina viene rilasciata dalle cellule danneggiate dal batterio. Questo test rileva la precipitazione della cardiolipina (flocculazione) nel siero del paziente (positività del test).

Autrice: Dott. Teresa Vetri, Laureata in Scienze Biologiche v.o. presso Università degli Studi di Palermo, Dottore di ricerca in Fisiopatologia neurosensoriale presso Università degli Studi di Palermo

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