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Malattie della Tiroide: esami del sangue e trattamenti

La tiroide essendo una delle ghiandole endocrine più importanti nel nostro corpo necessita una particolare attenzione. Solitamente i medici prescrivono esami del sangue per tiroide per dei normali checkup di routine, oppure possono essere prescritti in presenza di sintomi che indicano un malfunzionamento della ghiandola 

 In questo articolo analizzeremo l’importanza di questa ghiandola, le sue funzionalità e le analisi del sangue per tiroide necessari per effettuare un monitoraggio del suo funzionamento.  

Cos’è la tiroide? 

La tiroide è una ghiandola endocrina che si trova alla base del collo e che presenta al suo interno due tipi di cellule: le cellule follicolari, che producono Tiroxina (FT4) e Triiodotironina (FT3), e le cellule parafollicolari o cellule C, che producono la Calcitonina che ha un effetto ipocalcemizzante 

Agisce sotto lo stimolo dell’ipofisi che rilascia il TSH (Thyroid Stimulating Hormone) e che, a sua volta, è regolata dall’ipotalamo che rilascia il TRH (Thyrotropin Releasing Hormone) in un meccanismo piuttosto complesso che prevede anche eventi a “feedlack negativo”. 

Ormoni tiroidei: funzioni 

Gli ormoni tiroidei sono prodotti nel rapporto di 90% FT4 e 10% FT3 e proprio quest’ultimo è la forma biologicamente attiva. Parte degli ormoni sintetizzati viene immagazzinata nei follicoli tiroidei legata ad una glicoproteina chiamata tireoglobulina. Per la sintesi degli ormoni la ghiandola necessita di Iodio, un elemento che viene assunto con la dieta, ne sono particolarmente ricchi i latticini, le uova, il pesce, i crostacei e i molluschi. La carenza di Iodio è causa di una patologia della tiroide chiamata “gozzo” diffusa in molte aree geografiche Italia compresa, infatti per sopperire ad una eventuale insufficienza di questo prezioso elemento, da anni si utilizza in cucina il “sale iodato”. 

È importante comprendere l’importanza degli ormoni tiroidei, perché essi regolano il metabolismo a 360 gradi. 

  • Metabolismo basale: stimolano la respirazione cellulare e la produzione di calore (incrementano la spesa energetica). 
  • Metabolismo dei carboidrati: aumentano la disponibilità di glucosio ematico utile per la produzione di energia promuovendo la mobilizzazione delle riserve (glicogenolisi) e la formazione di nuove molecole (gluconeogenesi). 
  • Metabolismo lipidico: stimolano la lipolisi e rendono disponibili gli acidi grassi che vengono utilizzati per la termogenesi; 
  • Metabolismo proteico: stimolano la sintesi sia di proteine strutturali (muscoli, cartilagine, matrice ossea) che funzionali (enzimi, ormoni). 

Inoltre, hanno numerosi altri effetti su tutti gli organi e tessuti, a livello fetale stimolano lo sviluppo e il differenziamento del sistema nervoso centrale. Agiscono anche a livello cardiaco incrementando la contrattilità e la frequenza cardiaca, a livello intestinale aumentano la motilità, a livello scheletrico stimolando il riassorbimento osseo. È chiaro quindi che una patologia tiroidea che provoca uno squilibrio nella concentrazione ematica di questi ormoni si ripercuote su tutto l’organismo. 

Malattie tiroidee 

Le malattie tiroidee rappresentano circa il 30-40% di tutte le patologie endocrine e hanno natura e manifestazioni diverse, possono avere origine infiammatoria, autoimmune, neoplastica, o più semplicemente da carenza alimentare di iodio.  

Dal punto di vista funzionale esse possono tradursi in una riduzione della produzione ormonale o in un suo incremento: nel primo caso si parla di ipotiroidismo e nel secondo di ipertiroidismo. 

Nell’ipotiroidismo si ha un deficit nella produzione di FT3 ed FT4 che può essere dovuto ad una patologia autoimmune come la tiroidite di Hashimoto, alla rimozione chirurgica totale o parziale della ghiandola o ancora a patologie che agiscono a monte, cioè sull’asse ipotalamo/ipofisario. In ogni caso i sintomi sono stanchezza, aumento di peso, bradicardica, sensibilità al freddo, depressione e, nelle donne, amenorrea. 

Nell’ipertiroidismo, al contrario, si ha un aumento dei livelli di FT3 ed FT4, e i sintomi sono opposti ovvero perdita di peso, iperfagia, irritabilità, tachicardia, aritmia, tremori, intolleranza al caldo. Circa il 70% delle forme di ipertiroidismo sono dovute al morbo di Graves, forma autoimmune in cui il sistema immunitario produce anticorpi che stimolano la tiroide. 

Quali sono gli esami del sangue per la tiroide? 

Data l’altissima frequenza delle malattie della tiroide è opportuno procedere ad indagini sulla funzionalità tiroidea in presenza di noduli, di sintomi suggestivi di ipo o ipertiroidismo, di familiarità, e per le donne in caso di eventi poliabortivi. 

Gli esami del sangue per la tiroide necessari per un controllo sono: 

  • L’indice più sensibile della funzionalità tiroidea è il TSH, perché ad un dimezzamento del valore di FT4 corrisponde un aumento esponenziale del TSH. 
  • Se quest’ultimo risulta alterato si procede al dosaggio dell’FT4 ed eventualmente dell’FT3 (THS reflex).  
  • Per la diagnosi delle tiroiditi autoimmuni è necessario dosare anche gli autoanticorpi: in prima battuta gli anticorpi anti tireoperossidasi o AbTPO che valutano una proteina implicata nella produzione degli ormoni tiroidei. Se questo valore è normale, bisognerà valutare gli anticorpi antitireoglobulina (AbTg) e gli anticorpi antirecettori del TSH (TRAb). 

Terapia ipotiroidismo e ipertiroidismo 

In caso di ipotiroidismo la terapia prevede l’assunzione di levotiroxina (es: Eutirox, Tirosint) per sopperire all’ insufficiente produzione endogena, mentre in caso di ipertiroidismo la terapia può essere chirurgica, radiometabolica (con iodio 131) o farmacologica (con antitiroidei come il Tapazole) 

In ogni caso periodicamente bisogna sottoporsi all’esame del sangue per la tiroide, in particolare bisogna analizzare il dosaggio di TSH, FT3 ed FT4, per monitorare la terapia. 

Un cenno a parte va fatto per il dosaggio della Tireoglobulina e della Calcitonina perché i livelli di queste proteine possono aumentare in diverse condizioni patologiche ma l’aumento assume un significato importante nel caso di neoplasie della tiroide trattate chirurgicamente per indagare la presenza di recidive.  

Presso il laboratorio Dr. Giovanni Di Piazza è possibile effettuare gli esami del sangue per la tiroide, come il dosaggio degli ormoni tiroidei e degli anticorpi attraverso un prelievo di sangue, ed avere i risultati in tempi brevissimi. 

Autrice: Dott. Aurelia De Caro, Biologa molecolare, Laureata in Scienze biologiche con indirizzo biomolecolare presso Università degli Studi di Palermo, Specialista in patologia clinica. 

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